Per la verifica di sezioni in c.a. e c.a.p. è disponibile una procedura autonoma di calcolo, che gestisce in archivi distinti parametri di calcolo legati a norme differenti. In queste banche sono accessibili vengono inoltre registrati anche i minimi di norma, che vengono automaticamente applicati oppure, in altri casi, generano un avviso in caso di mancato rispetto.
Sono disponibili due procedure: la prima punta a verificare sezioni di forma del tutto generica, la seconda è finalizzata al rapido esame di sezioni standard.
L’input della geometria può avvenire con strumenti di disegno, ma anche semplicemente importando un file realizzato con un qualsiasi Cad. La sezione può venir assegnata anche specificando tipologia (rettangolare, poligonale, circolare, circolare cava, a C, a T, a L etc.) e la relativa geometria: in ogni caso sarà caratterizzata da un contorno esterno e da una o più eventuali cavità interne. Una volta definita vanno assegnate le armature (ordinarie o di precompressione) con strumenti di inserimento e modifica.
Assegnate le caratteristiche di sollecitazione l’esame dei risultati avviene immediatamente per via grafica, con la rappresentazione dei diagrammi dello stato deformativo e tensionale nel calcestruzzo e nell’acciaio, dando evidente rilievo alle situazioni di fallimento della verifica.
Vengono rappresentati il dominio di rottura sia 2D (N,M) che 3D (N e i due momenti flettenti). Nel caso 3D si possono effettuare le sezioni principali del solido che rappresenta il dominio per ottenere i diagrammi a sforzo normale oppure a momento flettente costante. Attraverso una tabella di supporto l’utente può inserire nel dominio le caratteristiche di sollecitazione degli elementi strutturali che intende esaminare o importarle direttamente da una tabella esterna (Excel®).
La procedura ad input semplificato analizza più velocemente sezioni di uso ricorrente, eseguendo anche la verifica di esercizio, individuando l’eventuale effetto della fessurazione e di conseguenza le tensioni massime nei materiali.